Aborto. L’affermazione della “salute riproduttiva” e dei “diritti riproduttivi” alla base della richiesta di ripensamento della 194

Nei 45 anni trascorsi dall’approvazione della legge 194/78 tanto è cambiato e tanti sono stati i progressi scientifici che, intrecciati a cambiamenti della sensibilità etica, hanno portato all’affermazione dei “diritti riproduttivi”. Mentre da noi in Italia si continua a ripetere che circa il controllo della riproduzione non c’è nulla da cambiare e che tutto va bene com’è. Rimanere fermi quando tutto procede è come tornare indietro.

Comunicato stampa: Sorpresa… toccherà al centro destra di governo aprire alle richieste di autonomia dei cittadini in tema di fine vita?

Torino, 26 ottobre 2023 COMUNICATO STAMPA n. 15/2023 SORPRESA… TOCCHERÀ AL CENTRO DESTRA DI GOVERNO APRIRE ALLE RICHIESTE DI AUTONOMIA DEI CITTADINI IN TEMA DI FINE VITA? La meritoria azione dell’Associazione Luca Coscioni di raccolta firme per richiedere leggi regionali che regolino con precisione l’accesso alla nuova pratica sociale della morte volontaria, nella forma del suicidio medicalmente assistito ammessa dalla Corte costituzionale nella Sentenza n. 242/19, ha avuto un grande successo nel Nord-Est del paese, dove in poche settimane l’iniziativa ha raggiunto e superato il quorum: oltre 7mila firme in Friuli Venezia Giulia in cui il dibattito in Consiglio Regionale è già cominciato e dovrebbe concludersi entro l’anno solare, e oltre 8 mila in Veneto in cui il dibattito politico comincerà a fine ottobre.

Andare oltre la “pax italica” sull’aborto.

L’articolo di Maurizio Mori uscito su Studi e Analisi di Quotidiano Sanità del 25 settembre.
L’attuale “pax italica” sull’aborto appare un po’ strana e problematica. Mentre in tutto il mondo si è andati avanti riconoscendo i diritti riproduttivi che assegnano alle persone la sovranità sulle facoltà riproduttive, da noi ancora si discute su come meglio bilanciare i diritti della donna con quelli presunti del concepito. Restare fermi, quando tutto va avanti, è come arretrare. Il 28 settembre a Roma un convegno su come “allargare” i diritti riproduttivi