Breve dizionario ragionato, di agile consultazione, rivolto a chiunque voglia avvicinarsi all’affascinante disciplina della bioetica e conoscerne gli oggetti di indagine. È corredato da rimandi tra lemmi affini, per consentire ulteriori approfondimenti sulle tematiche di interesse, e da una ricca bibliografia tematica.
Recensione di Gianluca Trivero – docente e saggista
“Le parole sono importanti!” tuonava Nanni Moretti oltre trent’anni fa nel suo “Palombella rossa”, denunciando un modo superficiale quanto irresponsabile di etichettare con luoghi comuni e frasi fatte il mondo che ci ospita. Trascorso così tanto tempo ci ritroviamo ancor di più incapsulati in una comunicazione mediatica resa invalida dalle neoplasie dei “social”, dove le etichette e gli stereotipi hanno assunto un ruolo dominante, arrivando paradossalmente a sostituirsi al vero e all’utile, proprio rispetto a quelle che sono le basi stesse e il senso delle nostre esistenze, scossi alle radici da una pandemia che sta riscrivendo logiche comportamentali e da una scienza che proprio al culmine delle sue scoperte e innovazioni tecnologiche, viene messa in discussione da coloro che esaltano l’ignoranza come “valore” contrapponibile alla Conoscenza. In tale contesto la dimensione morale è venuta assumendo un’importanza non solo legata alle conseguenze del progresso scientifico, declinandosi in modo interdisciplinare e coinvolgendo la filosofia, la filosofia della scienza, la medicina, la bioetica, la biologia, la giurisprudenza, il biodiritto, la sociologia, la psicologia e la politica, nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose. A offrire uno strumento sicuro per orientarsi e fare delle scelte in questo complesso scenario è Le parole della bioetica, Il Pensiero Scientifico Editore, un dizionario ragionato a cura di Maria Teresa Busca e Elena Nave, che fa il punto – attraverso gli interventi di alcuni dei massimi esperti del dibattito bioetico in Italia – su una disciplina che dalla metà del Novecento in poi si è fatta sempre più presente nella vita dei cittadini, si pensi al confronto sull’aborto, la fecondazione assistita, il fine-vita, l’ingegneria genetica e le scelte sessuali. Leggere i lemmi di questo dizionario non è soltanto l’acquisizione di informazioni, conoscenze scientifiche, temi medico-sociali, ma è un costante recupero di esperienze che a ben vedere hanno modellato la nostra storia individuale, il percorso di un lungo ragionamento che corre lungo la nostra vita biologica, diventando anche narrazione ed emozione.
Perché accanto al rigore scientifico delle descrizioni delle voci il territorio occupato, indagato e spiegato dalla riflessione bioetica e da questo pregnante e agile dizionario ha confini molto più vasti di una sala operatoria, di un laboratorio, di un’aula, di una sala d’aspetto, di un tribunale. Arriva a lambire la tenda dove Priamo piange con Achille, la fossa dove gli uomini di Neanderthal mettono gli oggetti amati dal compagno defunto, i confini di Elsinore lungo i quali Amleto si interroga dubbioso sul senso della morte e della vita.
Guarda la presentazione del libro che si è tenuta il 28 gennaio nell’ambito del Master in bioetica, pluralismo e consulenza etica.