Comunicato stampa: Sorpresa… toccherà al centro destra di governo aprire alle richieste di autonomia dei cittadini in tema di fine vita?

Torino, 26 ottobre 2023

COMUNICATO STAMPA n. 15/2023

SORPRESA… TOCCHERÀ AL CENTRO DESTRA DI GOVERNO APRIRE ALLE RICHIESTE DI AUTONOMIA DEI CITTADINI IN TEMA DI FINE VITA?

La meritoria azione dell’Associazione Luca Coscioni di raccolta firme per richiedere leggi regionali che regolino con precisione l’accesso alla nuova pratica sociale della morte volontaria, nella forma del suicidio medicalmente assistito ammessa dalla Corte costituzionale nella Sentenza n. 242/19, ha avuto un grande successo nel Nord-Est del paese, dove in poche settimane l’iniziativa ha raggiunto e superato il quorum: oltre 7mila firme in Friuli Venezia Giulia in cui il dibattito in Consiglio Regionale è già cominciato e dovrebbe concludersi entro l’anno solare, e oltre 8 mila in Veneto in cui il dibattito politico comincerà a fine ottobre.

In questo contesto i vescovi del Triveneto hanno diffuso ieri (25 ottobre) una dura critica a quanto è in corso, osservando che “il suicidio assistito, come ogni forma di eutanasia, si rivela una scorciatoia: il malato è indotto a percepirsi come un peso a causa della sua malattia e la collettività finisce per giustificare il disinvestimento e il disimpegno nell’accompagnare il malato terminale. Primo compito della comunità civile e del sistema sanitario è assistere e curare, non anticipare la morte”. Senza entrare nei dettagli, e al di là delle dichiarazioni che l’intervento sarebbe solo “pastorale” e non “politico”, è chiaro che per tempistica, toni e contenuti la presa di posizione dei vescovi del triveneto ha l’obiettivo di bloccare l’iter politico in corso: a Roma (papa, dicasteri vaticani e Cei) con più accortezza e prudenza, si tace mentre in loco ancora è impellente l’impegno a far sentire voce dissonante.

D’altro canto, non si può non rilevare come anche nel Nord-Est secolarizzazione e esperienze concrete han cambiato i valori morali diffusi tra la gente, ed è per questo che i cittadini hanno firmato in massa per le leggi regionali favorevoli al suicidio medicalmente assistito. In un’apposita analisi su Avvenire (25 ottobre 2023, p. 9) Diego Motta scrive che “Sorprende, va detto, la disinvoltura con cui lo stesso Zaia e Massimiliano Fedriga, pur con percorsi diversi, hanno finito per assecondare una svolta inattesa sui temi etici, per definizione delicati e sensibili”. Nel tentativo di rassicurare i lettori del giornale cattolico, Motta conclude con toni positivi osservando che “potrebbe magari trattarsi di una semplice scorribanda in terra sconosciuta, in vista di una nuova correzione di rotta”.

È sempre difficile fare previsioni, ma non crediamo proprio ci saranno correzioni di rotta, e questo perché la svolta di Zaia e di Fedriga risponde a un cambiamento etico-culturale più generale e profondo, che viene intercettato dal mondo politico. Forse è proprio la religiosità diffusa nel Nord-Est che porta a prendere con grande serietà il morire e i temi del fine-vita, in cui si registra una cesura a favore della scelta autonoma della persona. Invece di continuare a vagheggiare improbabili ritorni al passato, va preso atto che il cambiamento etico-culturale si estende anche a altri ambiti. Sempre in ottobre, pur avendo in Consiglio regionale un’ampia maggioranza, la Lombardia ha bocciato la proposta dal consigliere Zamperini di Fratelli d’Italia di bloccare in regione la Carriera Alias nelle scuole. Non solo, sempre in Lombardia l’assessorato al Welfare il 16 ottobre scorso ha stanziato 14 milioni di euro per “favorire la natalità” in un programma che prevede anche la fecondazione assistita (con crioconservazione di gameti e altro). Mentre solo due decenni fa le diverse modalità di nascita erano soggette a specifico vaglio morale, e la cosiddetta “eterologa” era proibita e vista come fonte di depravazione, oggi è non solo permessa ma anche sostenuta dalla giunta di Centro-destra. Chissà se qualcosa del genere capiterà anche alla GPA o gravidanza per altri, oggi considerata sentina di tutti i mali.

In questa linea il pensiero corre alle numerose vicende personali di vari leader politici conservatori: vicende che, al di là delle dichiarazioni di principio a sostegno e difesa della famiglia “tradizionale”, mostrano la crisi profonda di quel modello di famiglia. Ulteriore conferma di questa crisi sta nel fatto che in Francia la stessa Le Pen ha votato l’idea di mettere in Costituzione il diritto d’aborto, e negli Stati Uniti un gran numero di parlamentari Repubblicani ha votato a favore della legge federale per il matrimonio paritario.

In breve, le vicende sopra ricordate sono segnali che confermano come anche in Italia il cambiamento etico-culturale sulle questioni circa il fine-vita, famiglia e altre tematiche di bioetica si stia estendendo al mondo conservatore, che comincia a mostrare crepe: la goccia della modernità viene a incrinare la roccia della tradizione.

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Davide Mazzon – Sezione Belluno Consulta di Bioetica Onlus
Giuliana Pitacco – Sezione FVG Consulta di Bioetica Onlus
Maurizio Mori – Presidente  Consulta di Bioetica Onlus

 

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