È evidente che la scelta di Cospito non è stata quella di interrompere completamente l’alimentazione, ma di assumere un regime alimentare ridotto ai minimi termini. Si pone quindi il seguente dilemma: una persona può essere lasciata morire per inedia senza intervenire? – L’articolo di Mario Riccio uscito oggi su Micro Mega
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Comunicato stampa: LA VOLONTÀ DELLA PERSONA PREVALE SU TUTTO.
Massa Carrara, 6 febbraio 2023 COMUNICATO STAMPA n. 1/2023 LA VOLONTÀ DELLA PERSONA PREVALE SU TUTTO, ANCHE IN CASO DI SCIOPERO DELLA FAME: Così è per l’etica, la deontologia e il diritto Oggi, 6 febbraio 2023, Beppino Englaro ha ricordato su La Repubblica la vicenda di Eluana che si è conclusa il 9 febbraio del 2009 dopo più di 17 anni trascorsi in stato vegetativo permanente. Ha sottolineato la battaglia condotta da lui e da sua moglie per far rispettare la volontà della figlia che si era espressa chiaramente prima dell’incidente di non volere essere sottoposta a trattamenti sanitari che la mantenessero in vita in quelle condizioni in cui purtroppo poi si è trovata. La nota sentenza della Cassazione del 2007, n. 21748, sulla vicenda ha stabilito senza ombra di dubbio che la volontà dell’interessato, maggiorenne, capace di intendere e volere, in merito alle cure non può essere disattesa anche quando questa ha come conseguenza la morte. Ed ha riconosciuto il valore della volontà dell’incapace espressa antecedentemente alla perdita della capacità di esprimersi. Successivamente, i codici deontologici dei medici e degli infermieri si sono allineati a tali precetti, e, nel 2017, la legge 219 ha ribadito che: non si può prescindere dal consenso informato per qualsiasi atto sanitario rivolto al paziente; che questi ha diritto di rifiutare qualsiasi trattamento anche salva vita come la nutrizione e idratazione artificiale; e che le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono legittime e non possono essere disattese essendo vincolanti per i medici. Alla luce di questo quadro etico giuridico normativo non si comprende come possa essere invocato da qualcuno il trattamento sanitario obbligatorio per superare la volontà di chiunque, anche di chi è in carcere, di attuare lo sciopero della fame; come si possa pensare di non tenere conto della DAT nella quale l’interessato ha espresso chiaramente di non volere essere sottoposto ad alimentazione forzata; come si tralasci il fatto che il codice deontologico dei medici vigente, all’art. 53, fa divieto agli stessi di assumere iniziative costrittive e di collaborare a “procedure coattive di alimentazione e nutrizione artificiale”. Mariella Immacolato Direttivo Consulta di Bioetica Onlus
Englaro “Per la libertà seimila giorni d’inferno ma oggi sono in pace perché Eluana ha vinto’
Su Repubblica viene pubblicata una sintesi dell’intervista di Ezio Mauro
a Beppino Englaro per il programma “La Scelta”, in onda su Riai3.
Fine vita, Beppino Englaro: “Manca informazione su biotestamento. Le persone si ritrovano come Eluana”
L’intervista a Beppino Englaro di Giuliana Vendola per Quotidiano Italiano
Webinar: Zone d’ombra nella legge n. 219/2017
È on line la registrazione del webinar di Giovedì 16 dicembre “Zone d’ombra nella legge n. 219/2017: come procedere quando mancano le dat?”. Partendo dal caso di Samantha D’Incà, un’occasione per riflettere sui numerosi problemi ancora aperti in materia di fine vita, soprattutto nei casi in cui l’interessato non ha lasciato alcuna disposizione anticipata di trattamento.
“Testamento biologico, una riflessione medica, legale, psicologica per una scelta consapevole”
Il 4 marzo si terrà l’evento on line dedicato ad una riflessione medica, legale psicologica per una scelta consapevole sul Testamento Biologico che vede la partecipazione del dottor Mario Riccio e del prof. Luca Savarino
Riscrivere il Codice dei medici con coraggio e lungimiranza
Oggi condividiamo la lettera della dottoressa Mariella Immacolato, Direttore U.O.C. Medicina legale di Massa Carrara e Viareggio e vice presidente del Comitato di etica clinica dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, Commissione di bioetica della Regione Toscana sulla necessità di riscrivere il Codice di Deontologia Medica
Come mai l’emergenza pandemica ha azzerato il consenso informato?
L’articolo del professor Maurizio Mori apparso sabato 9 maggio su Quotidiano Sanità. Un’analisi su come si sia verificato un’azzeramento del consenso informato nel periodo della pandemia. E le lettere di Rodriguez e Panti al direttore di Quotidiano Sanità che citano l’intervento di Mori.
7 dicembre – ELUANA 10 ANNI DOPO AUTONOMIA E DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO: CONOSCERE LA LEGGE 219/17 E VALUTARE LE SUE RICADUTE SOCIO-POLITICHE
Il Convegno ELUANA 10 ANNI DOPO che si terrà a Udine il 7 dicembre 2019 alle ore 15,00, è il diciannovesimo appuntamento che celebra il decimo anniversario della scomparsa di Eluana Englaro.
LIBERI DI DECIDERE. LA LEGGE 219/2017: PER LA COMPILAZIONE DELLE DAT
Il 15 ottobre a Milano in occasione del 30° anniversario della fondazione della Consulta di Bioetica e della prima proposta italiana di DAT si terrà un seminario presso la biblioteca di Politeia, Università degli Studi di Milano