Su Quotidiano Italiano di oggi, 8 marzo, Giuliana Vendola propone le sei video-interviste limpide, senza filtri, né sconti alla ginecologa Anna Pompili su educazione sessuale a scuola, metodi contraccettivi, innovazioni e leggi nel campo della salute sessuale e riproduttiva in Italia e nel mondo, diritto all’interruzione volontaria di gravidanza e i pericoli rappresentati dalle politiche antiabortiste.
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Comunicato stampa: SUI TEMI BIOETICI AVANZANO I DIRITTI UMANI
Torino, 10 dicembre 2022 COMUNICATO STAMPA n. 12/2022 SUI TEMI BIOETICI AVANZANO I DIRITTI UMANI: Sul matrimonio paritario in USA e sull’aborto in Francia, Spagna e Malta. SOLO IN ITALIA L’ONDA REAZIONARIA?!? Oggi, 10 dicembre 2022 ricorre il 74° anniversario della proclamazione dei diritti dell’uomo, giorno quest’anno dedicato al tema: “Dignità, libertà e giustizia per tutti”. Al riguardo ci sono eventi importanti come quelli in Iran, in Ucraina e in altre parti del mondo riguardanti i diritti umani alla base della socialità.
Aborto e legge 194, la bioeticista Caterina Botti: “Via obiezione di coscienza. Politiche nataliste sulla pelle delle donne”
La violenza contro le donne è un pozzo pesto senza fondo. Quel “buco nero” è tappezzato di libertà monche come il diritto all’aborto, sancito in Italia dalla legge 194 del 1978, ma minato dall’obiezione di coscienza. Ne abbiamo discusso con Caterina Botti, docente di Filosofia morale all’Università La Sapienza di Roma. L’articolo di Giuliana Vendola su Quotidiano Italiano
Comunicato stampa: LA DEMOCRAZIA SI FONDA SUL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI!
Bologna, 3 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA 7/2022 LA DEMOCRAZIA SI FONDA SUL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI! ANCHE AMMETTENDO CHE L’ABORTO NON SIA UN DIRITTO, LA PROPOSTA DI ISTITUIRE “SPORTELLI PRO-VITA” NEI REPARTI DOVE SI ATTUA L’ABORTO È UNA CHIARA VIOLAZIONE DEL DIRITTO DI NON ESSERE COARTATI NELLA LIBERA SCELTA GARANTITA DALLA L. 194/78 Apprendiamo che in Regione Liguria la coalizione vincitrice alle elezioni politiche ha già subito avanzato una proposta di legge per l’istituzione degli “Sportelli pro vita in ogni ospedale della regione in cui si eseguono interruzioni di gravidanza”. Ciò significa in pratica che ogni donna richiedente l’aborto dovrà superare un particolare “esame” teso a verificare le ragioni di tale scelte e altri aspetti della questione. Non entriamo qui nella disputa se l’aborto sia o no un “diritto” della donna, perché in ogni caso la proposta di legge ricordata è particolarmente odiosa perché offende la privacy della donna stessa: quando una donna arriva alla scelta, ha già valutato le diverse opzioni e non ha affatto bisogno di essere ulteriormente “aiutata” al riguardo: “aiuto” che alla fine comporta (se va bene) una qualche forma di colpevolizzazione o anche di coartazione della scelta. Riconosciamo che il voto democratico orienti le scelte politiche in modo significativo al punto da cambiare anche alcuni stili di vita, ma non può intaccare i diritti fondamentali come quello circa la libera scelta se interrompere o continuare una gravidanza garantito dalla legge 194/78. È preoccupante dover rilevare come subito all’indomani del voto, già si sia cominciato con proposte in netto contrasto coi diritti fondamentali acquisiti e garantiti della L. 194/78. Il Parlamento sovrano ha la facoltà di modificare o abolire la Legge, ove questa fosse carente o inadatta: ma è scorretto intervenire con misure che violano la libertà di scelta della donna. La Consulta di Bioetica auspica che tentativi così pacchiani di violazione dei diritti elementari delle donne vengano ritirati subito, e che non siano ripetuti in altri ambiti. Carlo Bulletti Corrado Melega Consulta di Bioetica, Sezione di Bologna
Comunicato stampa: ANCHE LA REPUBBLICA DI SAN MARINO LEGALIZZA L’ABORTO
Torino, 5 settembre 2022 COMUNICATO STAMPA 6-2022 ANCHE LA REPUBBLICA DI SAN MARINO LEGALIZZA L’ABORTO: I DIRITTI RIPRODUTTIVI CRESCONO. E L’ITALIA CHE ASPETTA A MIGLIORARE LA 194/78? Nel giugno scorso la sentenza Dobbs della Corte Suprema americana ha de-costituzionalizzato il diritto di aborto negli Stati Uniti rimandando ai singoli Stati dell’unione la decisione al riguardo, ma nel mondo l’affermazione dei “diritti riproduttivi” è in continua crescita ed è facile che presto se ne avranno conferme ufficiali. Un ulteriore passo nella direzione indicata è stato compiuto dalla Repubblica di San Marino, che il 31 agosto 2022 con 32 voti a favore, 7 contrari, 10 astenuti (e 11 assenti) ha approvato una legge che consente l’aborto (sia farmacologico che chirurgico) fino alla 12a settimana “senza obbligo di fornire alcuna motivazione”, e dopo tale periodo solo ove vi sia pericolo di vita per la donna o anomalie e malformazioni del feto che comportino grave rischio per la salute fisica o psicologica della donna, senza alcuna specificazione del termine ultimo. C’è l’obbligo di un passaggio in via telematica o fisica in consultorio, ma anche l’obbligo della struttura sanitaria di garantire il servizio anche attivando appositi contratti con non-obiettori, così da limitare l’eventuale impatto dell’obiezione di coscienza. Inoltre, è stato cassato un emendamento che avrebbe portato a considerare l’aborto come scelta “in estrema ratio” per riaffermare con forza l’autodeterminazione della donna. San Marino è un piccolo Stato, ma significativo è il fatto che lo scorso anno (settembre 2021) in un Referendum sul tema il 77,30% dei votanti (14.559) si sia espresso a favore dell’aborto: risultato che ha sorpreso anche il vescovo di San Marino Andrea Turazzi: “Francamente non mi aspettavo un esito così clamorosamente sbilanciato”. Quel voto che ora ha preso corpo in una legge avanzata e ben congegnata. Viene da chiedersi se anche da noi, in Italia, non sia giunto il tempo di migliorare l’esercizio dei diritti riproduttivi almeno trovando forme per contrastare le difficoltà create dall’obiezione di coscienza. Maurizio Mori Presidente Leggi anche l’articolo di Giuliana Vendola uscito su Il Quotidiano Italiano
Aperto il FORUM ABORTO su Quotidiano Sanità
La storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ritenuto che l’aborto non sia un diritto costituzionale ha avuto una enorme eco in tutto il mondo. In Italia, dopo i primi giorni di dibattito e polemica la notizia è presto passato in secondo piano anche se le tematiche trattate dalla sentenza americana sollevano molte questioni che meriterebbero ulteriori valutazioni e approfondimenti. Per questo in accordo con il presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori abbiamo pensato a dare vita a un apposito Forum di Quotidiano Sanità dedicato all’approfondimento delle problematiche al centro della sentenza dei giudici Usa. Iniziamo il nostro confronto con un primo articolo del professor Mori. (C.F.)
Comunicato stampa: ABORTO LIBERO E GARANTITO!
Torino, 24 giugno 2022 COMUNICATO STAMPA 5-2022 RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE PER FAVORIRE UNA NUOVA FIORITURA DEI DIRITTI CIVILI, A PARTIRE DA QUELLI RIPRODUTTIVI ASSICURANDO IN PRIMIS L’ABORTO LIBERO E GARANTITO! La nuova sentenza Dobbs (2022) della Corte Suprema sull’aborto è l’analogo del Congresso di Vienna (1895): la neo-restaurazione bioetica voluta dal populismo reazionario è contro la storia e non ha futuro! (Anche se approfitta della “distrazione” progressista).
CHE SUCCEDEREBBE CON L’ABORTO SE DOPO MEZZO SECOLO LA CORTE SUPREMA USA RIBALTASSE LA ROE V WADE?
Martedì 7 giugno 2022, dalle ore 14:00 alle 19:20 on line su piattaforma webex si terrà un webegno per cercare di capire che effetti la nuova decisione della Corte Suprema americana sul tema dell’aborto potrebbe produrre nel mondo e in Italia.
Convegno in onore di Maurizio Mori
È on line la registrazione della Lectio Magistralis del prof. Maurizio Mori e della tavola rotonda “rapporti torinesi” che si è tenuta al MMday di martedì 7 dicembre presso la Sala Rossa del Campus Luigi Einaudi di Torino.
Comunicato stampa: MA FRANCESCO, PAPA DI ROMA, SA QUEL CHE DICE?
COMUNICATO STAMPA 8-2021 QUANTO HA DETTO SU ABORTO E EUTANASIA ‘NASCOSTA’ È OFFENSIVO DEGLI OPERATORI SANITARI, UCCIDE LA COMUNICAZIONE E SVILISCE LO STESSO RUOLO ISTITUZIONALE Ma il papa di Roma Francesco sa quel che dice? Quanto affermato dal Papa di Roma nel suo discorso alla Pontificia Accademia per la Vita del 27 settembre 2021, poco dopo il successo del Referendum di San Marino per legalizzare l’aborto in quel paese, sbalordisce e lascia increduli.