“SCEGLIERÒ IO COME E QUANDO MORIRE”. La battaglia di Indro Montanelli per un fine vita dignitoso Youcanprint, 2022 € 15,12 “La questione fondamentale da risolvere è se l’uomo abbia o no il diritto a rinunziare alla vita quando questa gli diventi, per qualche motivo di cui lui solo può essere arbitro, insopportabile”. È questo l’interrogativo che poneva Indro Montanelli alla fine del secolo scorso nella sua ‘Stanza’, la rubrica di dialogo quotidiano con i lettori del Corriere della Sera. Come scrive Giovanni Fornero nella Presentazione, “Filippo D’Ambrogi si sofferma in modo organico sul Montanelli ‘eutanasista convinto’, sino a presentarlo come un’icona del diritto di morire, capace di offrire stimoli per una sempre attuale battaglia civile volta a garantire la pari opportunità nelle scelte di fine vita a esseri umani che professano convinzioni diverse”. Con l’ulteriore osservazione che, in questo caso, chi parlava dell’eutanasia come di una ‘conquista di civiltà’ era un liberale che non apparteneva certo alla cultura di ‘sinistra’, bensì a un’area considerata di ‘destra’, “il che potrebbe – e secondo Fornero ‘dovrebbe’ – suggerire l’idea che il diritto di andarsene, di cui Montanelli ha rappresentato in Italia un pionieristico difensore, è qualcosa che non solo riguarda tutti, ma che al di là delle diverse appartenenze politiche, può essere fatto proprio da tutti”.