La Repubblica – Genova 08/03/2024
di Matteo Macor
Due mesi di percorso tra il primo passo già fatto in Regione, il via alle audizioni di inizio aprile, il probabile voto nella prima settimana di maggio e proprio oggi l’arrivo in commissione della lista di esperti invitati a discuterne. Prende forma, il cammino della proposta di legge sul fine vita, la misura che potrebbe fare della Liguria la prima Regione a varare “politicamente” prima ancora che “tecnicamente” un regolamento sul suicidio medicalmente assistito.
Fine vita, due mesi per la legge ligure,
tra gli esperti Vladimiro Zagrebelsky
Accelera la proposta, presentata in consiglio regionale, primo firmatario Gianni Pastorino. Tra gli invitati oltre al magistrato anche Mario Riccio, il medico che accompagnò al fine vita Piergiorgio Welby e Federico Carboni
Due mesi di percorso tra il primo passo già fatto in Regione, il via alle audizioni di inizio aprile, il probabile voto nella prima settimana di maggio e proprio oggi l’arrivo in commissione della lista di esperti in vitati a discuterne. Prende forma, il cammino della proposta di legge sul fine vita, la misura che potrebbe fare della Liguria la prima Regione a varare “politicamente” prima ancora che “tecnicamente” un regola mento sul suicidio medicalmente assistito. Frutto di una mobilitazione che ha visto collaborare forze politi che e associazioni, e dal mese prossimo – la domanda di audizione è sta ta presentata ieri dal primo firmata rio della proposta, il consigliere regionale Gianni Pastorino – porterà in Regione a contribuire al percorso di legge voci di primo piano del di battito nazionale come il magistrato Vladimiro Zagrebelsky e Mario Riccio, ex responsabile di Anestesia e rianimazione dell’ospedale di Casal maggiore, il medico che accompagnò al fine vita Piergiorgio Welby e Federico Carboni, il primo italiano ad aver ottenuto l’accesso al suicidio assistito dopo la sentenza della Corte costituzionale che ad oggi re gola il tema nel Paese. Già giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, presidente del la Commissione delle Nazioni Unite per la prevenzione della criminalità e componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Zagrebelsky sarà il nome di peso del pro gramma di audizioni comunicato al presidente della commissione regionale che tratterà della proposta di legge, il leghista Brunello Brunetto. Oltre al magistrato, però, a incontra re i consiglieri regionali chiamati a votare la proposta saranno anche la segretaria nazionale dell’associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, Maurizio Mori, l’ex primario della terapia intensiva del policlinico di Pisa Paolo Malacarne e l’avvocato Roberto D’Andrea. “Autorità in grado di portare un contributo, sia dal pun to di vista giuridico che dal punto di vista tecnico, a supporto della pro posta di legge – spiega Pastorino, che sulla proposta di legge ha trova to al convergenza di (quasi) tutta l’opposizione in Consiglio regionale – In vista di una discussione che at tendiamo come un passaggio molto importante per l’attività di questa Regione, e trasparente tra tutte le forze politiche e sociali”. Un tentativo di alzare al massimo il livello del la discussione preventiva della legge, insomma, in modo da scongiura re ogni possibile inciampo in fase di voto. Pensata per stabilire tempi certi del percorso di richiesta e verifica dei requisiti per ottenere l’accesso al suicidio assistito, – “venti giorni in cui una commissione multidisciplinare dedicata potrà prendersi carico della persona, giudicare la do manda presentata in Asl e stabilire la legittimità della richiesta, e una settimana per la prestazione”, viene spiegato – la proposta di legge ligure sul fine vita è arrivata in commissione dopo che per due volte nei mesi scorsi l’ufficio legislativo regionale aveva bocciato la richiesta di raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare. Il destino del testo in discussione, così, oggi rimane legato alla conta ancora in corso in Consiglio regionale. Per farla diventare legge ai promotori dell’iniziati va servono 16 voti. Per ora risultano sicuri gli 11 voti a favore dei consiglieri di opposizione, tra Pd, M5s, Lc e Lista Sansa (cui potrebbe aggiungersi quello di Azione, anche se il consigliere Pippo Rossetti fa capire comunicherà la propria scelta a riguardo solo nelle prossime settimane), e la partita si giocherà così soprattutto nel campo della maggioranza di centrodestra. Verso il sì ci sono già i leghisti Mabel Riolfo e Brunello Brunetto, il forzista Angelo Vaccarezza e (dopo l’apertura dello stesso governatore Giovanni Toti) tra i due o tre totiani. Decisive, probabilmente, saranno le audizioni. “Ma votare contro – spera la stessa Filomena Gallo – significherebbe votare contro una persona malata che aspetta per mesi e anni una risposta tra sofferenze intollerabili, e condannarla a una tortura: mi auguro la politica trovi al meno su questo una convergenza”.
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