ETICA DI FINE VITA. Parliamone insieme

Si terrà sabato 28 maggio 2022 dalle ore 10 alle ore 13, al Teatro Monteverdi, l’Assemblea Cittadina del Partito Democratico di Cremona per un confronto sul tema del fine vita. L’incontro, organizzato in sinergia con il Gruppo consiliare PD, ospita Maurizio Mori (Presidente della Consulta di Bioetica Onlus e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica) e Daniele Villani (geriatra e consigliere comunale), con la partecipazione di Roberto Poli (consigliere comunale e capogruppo PD Consiglio Comunale).

Il tema è rilevante stante che nei paesi sviluppati, le malattie croniche-degenerative sono la principale causa di morte, mentre le morti improvvise e da trauma costituiscono una percentuale minore di tutte le cause. La fase finale è quindi generalmente lunga, fatta di interventi sanitari e assistenziali che avvengono spesso in sedi diverse e sono svolte da operatori diversi. Il fine vita diventa quindi un periodo lungo, difficile da gestire. Le cure di fine vita assumono una particolare importanza in quel percorso di cura che accompagna la persona in tutta la sua esistenza. Sui temi di fine vita e sulle relative decisioni tre dovrebbero essere le indicazioni da seguire: le buone pratiche mediche, la volontà del malato, il rispetto della dignità della persona. Quanto alla cornice legislativa entro cui muoversi esistono già, nel nostro Paese, carte e leggi che delineano un percorso chiaro, fortemente orientato al rispetto della volontà della persona e alla salvaguardia della sua dignità (gli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione, la Convenzione di Oviedo sui diritti dell’uomo e la biomedicina 1997, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea 2000 , il Codice Deontologico Medico, la Legge 38 sulle cure palliative del 2010, la Legge 219 del 2017 sul  consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento, la sentenza 242 della Corte di Cassazione del 25 settembre 2019 sul cosiddetto suicidio assistito). Tuttavia l’insufficiente applicazione di alcune leggi (cure palliative e disposizioni anticipate di trattamento in particolare), e lo scarso dibattito su questi temi, insufficiente sia a livello politico che popolare e spesso caratterizzato da posizioni pregiudiziali, arcaiche e da una diffusa scarsa conoscenza della materia, lascia irrisolti alcuni nodi decisionali. Mentre scriviamo è in discussione in Parlamento un testo di legge sul fine vita. I temi sono ovviamente delicati e richiedono quel “supplemento di saggezza” evocato anni fa dal Cardinale CM Martini. E’ fondamentale che sia penalmente presidiata quella “cintura di protezione” a tutela delle persone deboli e vulnerabili (penso in particolare alle persone con demenza, ai molto anziani con numerose patologie, ai malati psichiatrici). E’ altrettanto fondamentale che la volontà della persona malata, liberamente e consapevolmente espressa, sia rispettata, e si eviti quella “condizione infernale che è peggiore della morte”

 

Maurizio Mori, già Professore Ordinario di Filosofia morale e Bioetica all’Università di Torino, è Presidente della Consulta di bioetica e Membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Tra i primi in Italia a occuparsi di bioetica ha dato contributi sui temi dell’aborto, della fecondazione assistita, della liberazione degli animali. Tra i massimi esponenti di una bioetica laica, Maurizio Mori si è occupato anche con contributi significativi delle tematiche legate alle cure di fine vita. Nel ’93 ha fondato Bioetica. Rivista Interdisciplinare, di cui è tuttora il direttore

 

Su La Provincia di domenica 29 maggio, l’articolo di Bibiana Sudati sull’incontro organizzato in collaborazione con il PD e a cui sono intervenuti Maurizio Mori (Presidente della Consulta di Bioetica Onlus e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica)  Daniele Villani (geriatra e consigliere comunale), con la partecipazione di Roberto Poli (consigliere comunale e capogruppo PD Consiglio Comunale).