Gentile Direttore,
grazie alla collaborazione tra la Internationale des Avocates (UIA), la Consulta di Bioetica Onlus (CBO) e il Centro Studi Politeia, martedì 14 giugno dalle ore 15:00 alle ore 18:00 sulla piattaforma Webex qui sotto indicata si terrà il Webegno sul tema: “Che succederà se nelle prossime settimane la Sentenza Roe v Wade sarà ribaltata dalla Corte Suprema americana?” (What will happen if in the next weeks Roe Union v Wade is overturned by Supreme Court ruling?).
Coordinato dall’avv. Diego Saluzzo (UIA), da Maurizio Mori e Lavinia Del Corona (CBO), il dibattito sarà in lingua inglese e interdisciplinare, prevedendo contributi da diversi settori disciplinari: sul piano giuridico si segnala la partecipazione di giuristi abilitati a intervenire in Corte suprema come Ann Johnson (giurista e parlamentare del Texas), Joshua Cohen di New York (segretario della Health Law Commission UIA) e Jan Mulligan di San Diego, California (Presidente della Health Law Commission UIA); sul piano medico-scientifico interverranno scienziati come Giandomenico Iannetti, dell’University College London, i cui studi scientifici sono stati citati in una Bozza della Corte Suprema americana, e Pasquale Patrizio dell’Università di Miami. Florida, autorevole esponente del mondo dedito alla riproduzione assistita, e sul piano etico-filosofico è previsto l’intervento di Alberto Giubilini dell’Università di Oxford.
Com’è noto, nel 1973 la Roe v Wade ha contribuito a cambiare la forma di vita del mondo occidentale in quanto ha affermato la liceità dell’aborto sulla scorta del diritto di “privacy”: l’autonomia della donna conferisce all’interessata il diritto di decidere sul proprio corpo, anche in ambito riproduttivo. Con accentuazioni e marcature diverse questa tesi ha fatto scuola nel mondo e per quasi mezzo secolo ha garantito il diritto (costituzionale) di aborto in tutti gli Stati Uniti d’America. Non solo ha influenzato la vita sociale, ma ha impresso un nuovo corso alla medicina stessa, che ha assunto un nuovo paradigma etico che pone al centro il rispetto dell’autonomia dell’interessata/o invece del finalismo del processo biologico.
Ora questa prospettiva è in crisi e pare sia ribaltata nel senso di lasciare ai singoli Stati la decisione circa i limiti dell’autonomia o privacy: mentre Roe ha tratto il diritto di privacy dall’impianto della Costituzione americana, così che tale diritto vale per tutti, ora pare che la Corte Suprema (a maggioranza) non riconosca più tale diritto, la cui eventuale affermazione è lasciata ai singoli Stati. Si prevede che in circa la metà degli Stati Uniti si tornerà a una forte limitazione dell’aborto, mentre nell’altra metà si continuerà come è stato sinora o anche si allargheranno le opportunità di aborto.
In questa situazione diventa interessante soffermarsi a riflettere prima dell’uscita della nuova Sentenza della Corte Suprema, che è attesa entro la fine del mese di giugno, su che cosa potrà capitare al riguardo. È importante avanzare ipotesi sul futuro, per poi poterle confrontare con quanto effettivamente accadrà: un esercizio che consente di mettere alla prova la tenuta dei diversi quadri intellettuali sulla questione specifica dell’aborto e di numerose altre collegate.
Questo lavoro riprende la riflessione già avviata (in italiano) sempre per iniziativa della Consulta di Bioetica Onlus e del Centro Studi Politeia il 7 giugno scorso che, coordinati da Maurizio Mori e Lavina Dal Corona) ha visto la partecipazione di Caterina Botti (La Sapienza Roma), Francesca Minerva (Statale, Milano), Vera Tripodi (Politecnico, Torino), Demetrio Neri (Università Messina), Anna Pompili (Amica), Marinella Lenzi (ginecologia, Bologna), Gianluca Gennarelli (Torino), Marilisa D’Amico (Statale, Milano), Vittorio Angiolini (Statale, Milano), Lia Quartapelle (Deputata Pd), Benedetto Della Vedova (Più Europa), con le conclusioni di Piergiorgio Donatelli (La Sapienza, Roma). La registrazione del Webegno è disponibile a richiesta presso la Consulta di Bioetica Onlus.
Maurizio Mori
Quotidiano Sanità 13 giugno 2022