Fine vita, Mario Riccio l’anestesista di Welby: “Medici italiani non si schierano come non fecero sull’aborto”

Il medico aiutò a morire Welby, seguendo da vicino i casi Englaro, Dj Fabo e Ridolfi fino al suicidio assistito di Federico Carboni. Mario Riccio, già responsabile del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Casalmaggiore, è membro della Consulta di Bioetica e consigliere dell’Associazione Luca Coscioni.

1 thoughts on “Fine vita, Mario Riccio l’anestesista di Welby: “Medici italiani non si schierano come non fecero sull’aborto””

  1. Buongiorno. Resto molto perplesso nel leggere sul vostro sito il termine “eutanasia passiva”, che non esiste, secondo me. Si tratta infatti di desistenza terapeutica. Usare ancora quel termine ingenera ulteriore e non necessaria confusione terminologica e pratica in chi non conosce a fondo le tematiche d
    ella fine della vita. Eutanasia è un atto, un’azione e anche sul piano del significato non può essere passiva.
    Cordialmente
    Massimo Romanò
    Cardiologo

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