MINORI DI OGNI GENERE – Il MANIFESTO e le REGISTRAZIONI

Come annunciato al termine del Convegno, sulla scorta dei risultati conseguiti  abbiamo pensato di lanciare un Manifesto  per dare ulteriore visibilità pubblica alla posizione elaborata.
Nel caso l’idea fosse condivisa, ti invitiamo a firmarla cliccando sul link qui sotto
Ove altri amici volessero sottoscriverlo, il Manifesto è aperto al pubblico.

MANIFESTO

DAL CONVEGNO DI TRIESTE “MINORI DI OGNI GENERE”
(31 GENNAIO – 1° FEBBRAIO 2025)
Dedicato a Grazia Zuffa,
studiosa attenta alle tematiche di genere,
relatrice al Convegno, deceduta il 9 febbraio 2025

“FAVORIRE LA FIORITURA DI TUTTI,
A PRESCINDERE DALLE
DIFFERENZE DI GENERE”
GARANTIRE L’AFFERMAZIONE DI GENERE
PER TUTELARE I DIRITTI E LA SALUTE DI OGNI MINORE D’ETÀ

Da quando nella seconda metà del secolo scorso l’OMS ha elaborato le nozioni di “salute sessuale” e di “diritti riproduttivi”, lo stretto e tradizionale binarismo sessuale non è più l’unica modalità di espressione del proprio genere. Prendendo atto di questa nuova realtà, dopo aver approfondito al Convegno di Trieste del 31 gennaio-1° febbraio 2025 la situazione riguardante i e le giovani con incongruenza di genere, sulla scorta delle riflessioni acquisite, NOI:

ESORTIAMO tutti i cittadini e tutte le cittadine, l’opinione pubblica tutta e le istituzioni (sanitarie, professionali, etc.) ad agire prontamente per promuovere e tutelare i diritti umani e garantire l’accesso alla salute sessuale per le persone minori d’età transgender e gender diverse (TGD).

SOTTOLINEIAMO gli importanti progressi scientifici e sociali che hanno portato l’OMS a depatologizzare l’incongruenza di genere, spostandola dal capitolo dei disturbi mentali a un nuovo capitolo, appositamente creato, delle condizioni rilevanti per la salute sessuale (11a edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie – ICD-11, 2019). Questo passo è fondato su solide evidenze scientifiche, sul rispetto del principio di uguaglianza, e sul rispetto dei diritti umani.

SEGNALIAMO con preoccupazione che l’attuale clima politico, caratterizzato da movimenti anti-genere e anti-trans, ostacola l’applicazione delle raccomandazioni degli Standard of Care (SOC 8) della World Professional Association for Transgender Health (WPATH), limitando l’accesso alle cure per le persone minori d’età TGD. Questo contesto non favorisce affatto la fioritura di ciascuna persona, ma anzi contribuisce a perpetuare lo stigma, discriminazioni e violenze, con gravi ripercussioni sulla salute di questi e queste giovani, a cui vengono inflitti indebiti ostacoli che aumentano le ideazioni suicidarie.

CONDANNIAMO con forza tutte le pratiche, come le terapie di conversione non volute, che mirano a forzare un cambiamento nell’identità di genere delle persone minori d’età TGD, violando i loro diritti umani e i valori dell’etica medica.

RILEVIAMO che la Risposta di maggioranza del CNB (22 novembre 2024) sull’uso della triptorelina ricorre a un linguaggio che a prima vista appare protettivo delle persone minori d’età, ma nel complesso la Risposta non promuove adeguatamente l’uguaglianza.

AFFERMIAMO che già esistono sufficienti evidenze scientifiche e cliniche a sostegno dell’accesso a farmaci come la triptorelina, un agonista del GnRH, che rappresenta una risorsa cruciale per sospendere temporaneamente la pubertà nei e nelle minori d’età TGD, offrendo loro il tempo necessario per esplorare la propria identità in modo consapevole e sereno. Auspichiamo altresì che ulteriori conoscenze siano presto disponibili e che la scienza non sia manipolata a fini politici.

INVITIAMO tutti i soggetti coinvolti, a livello nazionale, regionale e internazionale, a:

  1. Seguire le indicazioni dell’ICD-11 e i SOC 8 della WPATH.
  2. Garantire che i trattamenti sanitari, inclusa la triptorelina, siano disponibili, accessibili e sostenibili economicamente per tutte le persone minori d’età TGD.
  3. Abolire ogni forma di terapia di conversione destinata alle persone minori d’età TGD.

PROCLAMIAMO che, in accordo con l’Articolo 8 della Dichiarazione sui Diritti Sessuali della World Association for Sexual Health (WAS): “Ogni persona ha il diritto di beneficiare dei progressi scientifici e delle loro applicazioni in relazione alla sessualità e alla salute sessuale”. Questo principio deve tradursi in un accesso effettivo alle cure migliori per le persone minori d’età con disforia di genere: percorso che va garantito anche alle persone adulte.

RIBADIAMO che la giustizia sessuale è un pilastro fondamentale per costruire una società equa e inclusiva. Essa richiede di sfidare le norme sociali discriminatorie, le dinamiche di potere e le strutture istituzionali che alimentano disuguaglianze e violenze nei confronti delle persone minori d’età transgender e gender diverse. L’attuazione piena dei diritti sessuali è il metro di misura di una vera giustizia sociale.

CONCLUDIAMO chiedendo che la tematica del genere non sia più tabù ma rientri nella formazione scolastica, e rivolgiamo un appello alle comunità educativa e sanitaria affinché promuovano ambienti idonei a rispettare la diversità di genere. Proteggere i diritti e la salute delle persone minori TGD è una responsabilità collettiva e un passo fondamentale verso una civiltà più giusta e solidale, cioè più elevata.

12 febbraio 2025

Maurizio Mori Presidente CBO
Giacomo Orlando Vicepresidente CBO
Giuliana Pitacco Università di Trieste, CBO
Anna Maria Fisichella Vicepresidente Agedo Nazionale
Mario Riccio Tesoriere CBO
Mariella Immacolato Direttivo CBO
Matteo Cresti Università di Torino, direttivo CBO
Eugenio Pucci Neurologo, CBO Marche
Lucia Craxì Università di Palermo, Vicepresidente CBO

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Guarda la registrazione del 31 gennaio 2025

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