MANIFESTO per il XVI CONVEGNO NAZIONALE
LA GESTAZIONE PER ALTRI (GPA) È ETICAMENTE BUONA. ADEGUATAMENTE REGOLATA VALORIZZA LA SOLIDARIETÀ PER LA NASCITA E PROMUOVE LA SALUTE RIPRODUTTIVA.
Novi Ligure, 28 marzo 2025.
Oggi In Italia si criminalizza la GPA, che è diventata addirittura un “reato universale” da perseguire in tutto il globo terraqueo, equiparando così la nuova modalità di nascita ai crimini più efferati come il genocidio, lo sterminio o crimini simili contro l’umanità. Per contro, circa 160.000 donne nel nostro Paese non riescono a portare a termine una propria gravidanza per patologie diverse (sindrome di Rokitansky, utero unicorne, etc.), e per tutte queste la GPA è certamente benefica. Circa 40.000 coppie dello stesso sesso vorrebbero diventare genitori, ma non possono coronare il proprio progetto di vita per via del divieto di GPA. Non solo la GPA è richiesta da molti, ma le evidenze scientifiche disponibili mostrano che i nati grazie alla GPA hanno relazioni normali e affiatate con le figure adulte coinvolte e sono contenti come gli altri di essere nati. In assenza di dati chiari e precisi che la GPA sia fonte di danni psicologici o esistenziali per i nati o per le donne che volontariamente accettano il compito, il divieto non è affatto giustificato. A chi ribatte che la GPA è da condannare e da vietare perché sarebbe lesiva della dignità della donna, replichiamo l’obiezione è spuntata perché la stessa tesi è già stata mossa contro le tecniche riproduttive in generale, per esempio contro la “donazione dei gameti” (o “eterologa”): tecnica che ora è accettata e anche inserita nei LEA cioè pagata dallo Stato. Anche la GPA come le altre tecniche riproduttive è frutto dell’ingegno umano creativo che, se usato volontariamente e con opportune regole, accresce la dignità umana e non la frustra. Solo chi continua a presupporre in qualche modo che la riproduzione umana debba restare “naturale” può continuare a credere che la GPA volontariamente scelta violi la dignità della donna. La GPA adeguatamente regolata e voluta consente di evitare le situazioni di iniquità e di sfruttamento che talvolta sono denunciate e può diventare una positiva opportunità di nascita che valorizza la scelta autonoma della donna, tutela la salute riproduttiva e aumenta il benessere di tutti (incluso il nato). Auspichiamo che ciò accada, e prevediamo che la GPA diventerà una modalità diffusa e normale di nascita. Chiediamo che sia subito abrogata la Legge n. 169/24 sul “reato universale” e che si faccia una nuova legge che regoli in modo più adeguato le opportunità offerte dalla riproduzione assistita. Le norme rimaste della Legge 40/04, sopravvissute allo smantellamento operato dalla Corte costituzionale, sono inadeguate e c’è bisogno di una nuova legge che valorizzi l’autonomia delle donne, tuteli la salute riproduttiva e regoli la GPA e le altre nuove tecniche a garanzia del bene di tutti.
1. Maurizio Mori, Presidente; 2. Eugenio Pucci, CBO Fermo; 3. Mariella Immacolato CBO Pisa-Livorno; 4. Lavinia Del Corona, CBO Milano; 5. Vilma Varvo, CBO Roma; 6. Marina Mengarelli Flamigni, CBO Forlì; 7. Silvia Delitala, CBO Cagliari; 8. Francesca Minerva, CBO Milano; 9. Mino Orlando, CBO Novi Ligure; 10. Francesca Mengoli, CBO Bologna; 11. Mario Riccio, Tesoriere CBO; 12. Piergiorgio Donatelli, CBO Roma; 13. Roberta Morini, CBO Brescia; 14. Fabrizio Rufo, CBO Roma; 15. Demetrio Neri, CBO Reggio Calabria; 16. Carlo Bulletti, CBO Forlì; 17. Antonio Palagiano, SIFES-MR 18. Caterina Pace, ’Univ. della Campania L. Vanvitelli 19. Gianluca Gennarelli, CBO Torino 20. Federica Maccario, CBO Torino 21. Maria Teresa Busca, CBO Torino; 22. Luca Savarino, Università Piemonte Orientale 23. Giuliana Pitacco, CBO Trieste; 24. Mario Goffredo, CBO Trieste; 25. Thomas Casadei, Università More; 26. Patrizia Borsellino, Univ. Milano-Bicocca 27. Luca Stroppa, CBO Milano 28. Corrado Melega, CBO Forlì 29. Norma Trezzi, CBO Milano 30. Enrico De Micheli, CBO Bologna 31. Adelina Facci Tosatti, CBO Bologna
2025 Manifesto GPA con firme_ok