Torino, 21 luglio 2024
COMUNICATO STAMPA n. 4/2024
LA CORTE COSTITUZIONALE SUI TRATTAMENTI DI SOSTEGNO VITALE: PASSI DI APERTURA AL SUICIDIO ASSISTITO CON NETTI RICHIAMI VITALISTI DI FRENO.
GRANDE L’ATTENZIONE RIVOLTA DALLA CORTE ALLA MEMORIA AMICUS CURIAE DELLA CONSULTA DI BIOETICA ONLUS, CITATA 7 VOLTE, 4 DA SOLA + 3 CON ALTRE ASSOCIAZIONI
Il 18 luglio è uscita la Sentenza n. 135/24 della Corte costituzionale sulla legittimità del requisito circa i Trattamenti di Sostegno Vitale (TSV) previsti dalla precedente Sentenza n. 242/19. Le 34 pagine della nuova sentenza sono da studiare con cura e saranno oggetto di approfondite analisi.
Qui, a una prima lettura, si può dire che la Corte costituzionale ha sicuramente smentito con decisione la risposta di maggioranza data dai 19 componenti del CNB che intende il “sostegno” come “sostituzione” delle funzioni vitali, restringendo l’ambito di pertinenza dei TSV. Al contrario la Sentenza allarga la nozione di “sostegno vitale” includendovi anche i trattamenti di assistenza sanitaria, in linea con quanto fatto dai tribunali chiamati a decidere in materia. Quest’apertura è molto positiva perché è il non avere bloccato la nuova pratica sociale del suicidio assistito è facile che finisca per essere inteso come un favore alla stessa, facilitando nella pratica l’accesso.
Una seconda novità di rilevo è aver affermato che non è necessario il posizionamento in atto di un trattamento (es. la PEG) ma che basta ci sia l’indicazione clinica allo stesso, che può poi essere legittimamente rifiutato senza che venga meno il requisito.
Sono piccoli passi che allargano le possibilità di ricorrere all’assistenza al suicidio che tuttavia non bastano perché tale apertura viene proposta sulla scorta di un discorso generale che subordina l’autodeterminazione della persona alla tutela di una vita che ormai provoca solo sofferenze intollerabili all’interessato. Di qui una sorta di cerchiobottismo che scontenta tutti, ma che alla fine propone una linea di cauta apertura alla nuova pratica sociale della morte medicalmente assistita.
La Consulta di Bioetica Onlus auspica che si proceda con maggiore decisione nel favorire la libertà delle persone anche nel fine-vita, ma apprezza che qualche ulteriore passo in avanti sia stato fatto. Rileva inoltre con piacere come la Sentenza n. 135/24 menzioni la Memoria Amicus Curiae presentata dalla Consulta di Bioetica stessa, e che per 7 volte siano esplicitamente citati concetti tratti da tale Memoria: 4 volte argomenti formulati dalla sola Consulta di Bioetica e 3 volte argomenti condivisi anche con altre Associazioni: segno che la Corte costituzionale ascolta la voce dei cittadini, con beneficio per la vita sociale.