Nel giudizio incidentale di legittimità costituzionale introdotto con ordinanza emessa dal G.i.p. del Tribunale di Firenze in data 17.1.2024, iscritta al n.32/2024 del Registro delle Ordinanze della Corte Costituzionale e pubblicata sulla G.U. del 13 marzo 2024, n.11, Serie Speciale, con cui il predetto organo giudicante sospendeva il giudizio disponendo l’immediata trasmissione degli atti alla Corte costituzionale, ritenuta la rilevanza e la non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale riguardante l’art.580 c.p., come modificato dalla sent.n.242 del 2019 della Corte costituzionale, nella parte in cui richiede che la non punibilità di chi agevola l’altrui suicidio sia subordinata alla circostanza che l’aiuto sia prestato a una persona “tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale”, per contrasto con gli artt.2, 3, 13, 32 e 117 Cost., quest’ultimo con riferimento agli artt. 8 e 14 della Convenzione EDU.
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L’Unità dell’8 giugno 2024 – “Posso morire?” Non ancora, devi soffrire un altro po’ – di Andrea Pugiotto
Un certo numero di costituzionalisti tra i più stimati e riconosciuti del Paese, alcuni arrivati oltre la soglia dei novanta, sono tornati a mobilitarsi con entusiasmo giovanile per una riforma del governo che unisca le forze politiche invece di dividerle, nello spirito concorde che animò a suo tempo i costituenti. Sono i nostri “moschettieri della Costituzione”. Tra loro Enzo Cheli, Andrea Manzella, Cesare Mirabelli. Hanno elaborato una proposta di riforma, che prende le mosse dallo stesso dettato dei padri costituenti.
Il Manifesto – rubrica Fuoriluogo
del 12 giugno 2024 – Sostegni vitali e aiuto al suicidio, l’ingiusta disparità fra pazienti – di Grazia Zuffa
Grazia Zuffa presenta l’Amicus Curiae sul fine vita per la rubrica di Fuoriluogo su il manifesto del 12 giugno 2024